La Varkey Foundation ha appena pubblicato, il 9 novembre scorso, il Global Teacher Status Index 2018 (GTSI 2018), l’indagine sullo status degli insegnanti nel mondo.

Fondata da Sunny Varkey, l’imprenditore indiano e ambasciatore UNESCO che si è impegnato a donare almeno metà del suo patrimonio per promuovere iniziative filantropiche a favore dell’istruzione, la Varkey Foundation si occupa attivamente di offrire elevati standard di istruzione ai bambini meritevoli in situazione di svantaggio sociale ed economico.

La Fondazione è nota anche per il Global Teacher Prize, il premio di un milione di dollari che dal 2014 assegna ad un insegnante che si è particolarmente distinto per il contributo dato allo sviluppo della sua professione. 

Rispetto ad altre note indagini internazionali come l’OCSE-PISA, il TALIS, il TIMSS e il PIRLS, la cui attenzione è rivolta essenzialmente ai risultati raggiunti dagli studenti attraverso test comparativi, il GTSI propone un’analisi completamente differente. Per la prima volta viene osservata una variabile dei sistemi scolastici poco studiata, cioè la considerazione di cui godono gli insegnanti nei propri Paesi e quale impatto essa ha sui sistemi scolastici e sui risultati raggiunti dagli studenti.

L’ipotesi

L’analisi parte dall’ipotesi che vi possa essere una stretta relazione tra la considerazione sociale nei confronti degli insegnanti e i risultati ottenuti dagli studenti. E se così fosse, considerati i costi elevati e i tempi lunghi necessari, quale interesse potrebbero avere i decisori politici nel cercare di migliorare le condizioni degli insegnanti e con quali benefici?

L’analisi parte dall’ipotesi che vi possa essere una stretta relazione tra la considerazione sociale nei confronti degli insegnanti e i risultati ottenuti dagli studenti.

Per verificare l’ipotesi vengono raccolti dati relativi all’opinione che la popolazione degli insegnanti relativamente ad aspetti quali cosa si intende per giusta retribuzione degli insegnanti, quanto rispetto hanno gli studenti verso gli insegnanti, come la popolazione valuta il proprio sistema scolastico.

Nell’introduzione che apre la pubblicazione, Sunny Varkey anticipa le conclusioni a cui è pervenuto lo studio e dichiara che “il Rapporto sullo status degli insegnanti fornisce finalmente la prova accademica a qualcosa che abbiamo sempre saputo istintivamente: il collegamento tra lo status sociale degli insegnanti e il rendimento scolastico degli studenti. Ora – aggiunge il fondatore della Varkey Foundation – possiamo sostenere senza alcun dubbio che il rispetto per gli insegnanti non è solo un importante dovere morale. È essenziale per i risultati scolastici di un Paese”.

Gli indicatori

Nel 2013 la Varkey Foundation ha condotto il primo GTSI. La ricerca pubblicata nei giorni scorsi riprende il lavoro avviato cinque anni fa in 21 nazioni, presentando un’analisi aggiornata ed estesa, in questa seconda edizione, ad oltre 35.000 adulti di età compresa tra i 16 e i 64 anni e ad oltre 5.500 insegnanti di 35 nazioni.

I ricercatori hanno condotto la ricerca attraverso la somministrazione di un questionario che ruotava intorno ad alcuni aspetti ritenuti essenziali: valutare la professione dell’insegnante rispetto ad altre professioni e indicare che percezione si aveva del rispetto degli alunni nei confronti degli insegnanti.

Ai partecipanti è stato fra le altre cose richiesto di mettere in ordine 14 professioni in base al criterio del rispettabilità ed è stato anche chiesto di indicare quale fosse la retribuzione di ciascuna professione. Per evitare possibili condizionamenti, i ricercatori hanno somministrato le domande mescolandole.

Organizzando in percentili i risultati ottenuti si arriva a comprendere dove, in una scala da 1 a 100, gli insegnanti di un determinato Paese si collocano rispetto ai colleghi di tutti gli altri Paesi presi in considerazione. Si riesce quindi ad effettuare una comparazione significativa.

I risultati

La classifica delle 14 professioni proposte agli intervistati di tutti i Paesi partecipanti vede in testa il medico, l’avvocato e l’ingegnere. L’insegnante di scuola secondaria si colloca nel mezzo, in settima posizione, e quello di scuola primaria si colloca in sesta posizione.

I risultati hanno confermato che in tutti i Paesi esaminati gli insegnanti occupano una posizione sociale intermedia e di solito vengono equiparati agli assistenti sociali. Agli insegnanti viene attribuito uno status molto elevato nei Paesi asiatici, intermedio in Occidente e molto basso in Sud America. Indicizzando su una scala da 1 a 100 i posizionamenti degli insegnanti in base allo status sociale riconosciuto nel proprio Paese, la Cina si conferma al vertice in posizione 100 anche questa volta. Anche all’estremo opposto, ad un livello di considerazione sociale molto più basso, si confermano gli insegnanti israeliani con un percentile 6 e quelli brasiliani con percentile 1.

Lo Stato dell’Unione Europea con l’indice più elevato è la Grecia, in posizione 48 ma rispetto al 2013 in forte calo. Nessun altro Stato dell’UE quindi riesce ad ottenere una posizione superiore a 50. 

Nel questionario somministrato ai partecipanti veniva chiesto anche di dare una valutazione generale al sistema di istruzione del proprio Paese. La miglior valutazione del proprio sistema scolastico è ottenuta dalla Finlandia (8.06), la peggiore quella dell’Egitto (3.8).

Lo status degli insegnanti in Italia

I risultati del rapporto GTSI 2018 riguardanti lo status degli insegnanti in Italia descrivono uno scenario che non è esattamente incoraggiante. Fra le 35 nazioni che hanno partecipato allo studio, il nostro Paese si è collocato in trentatreesima e terzultima posizione, appena sopra Brasile e Israele, riuscendo a fare anche peggio rispetto al GTSI 2013 e ottenendo, in linea con i risultati OCSE-PISA, il peggior risultato tra i paesi europei. 

Il 29% della popolazione italiana ritiene che gli insegnanti siano rispettati e in particolare solo il 16% pensa che gli alunni rispettino i loro insegnanti.

Il 29% della popolazione italiana ritiene che gli insegnanti siano rispettati e in particolare solo il 16% pensa che gli alunni rispettino i loro insegnanti. Anche quest’ultimo è il peggior risultato in Europa, ben lontano dall’81% ottenuto in Cina.

Nella classifica delle 14 professioni stilata in base alla loro rispettabilità, gli intervistati hanno collocato gli insegnanti di scuola secondaria al sesto peggior posto e gli insegnanti di scuola primaria al quinto posto tra tutti i Paesi partecipanti. I peggiori risultati in Europa. Le cose sono andate un po’ meglio per i dirigenti scolastici, con l’Italia seconda in Europa solo al Regno Unito, sebbene ancora lontana dai migliori risultati in assoluto. Anche in Italia, come nella maggior parte dei Paesi, la professione dell’assistente sociale è ritenuta la più vicina a quella dell’insegnante. La seconda indicazione più frequente è stata quella del medico, che risulta essere la prima indicazione nei Paesi che hanno ottenuto l’indicatore di status degli insegnanti più elevato.

Riguardo la retribuzione, l’Italia è nel piccolo gruppo degli otto Paesi in cui si sottovaluta lo stipendio effettivamente percepito dagli insegnanti. Gli italiani stimano che, in termini di parità di potere di acquisto espressa in dollari, lo stipendio annuo iniziale degli insegnanti sia di soli 16.000 dollari, ritenendo che sia troppo basso, che dovrebbe portato a 20.000 dollari (nel rapporto GTSI 2013 indicavano 28.000 dollari). Dichiarano infine che prenderebbero in considerazione la possibilità di diventare insegnanti se lo stipendio fosse di almeno 30.000 dollari. In realtà lo stipendio iniziale attuale corrisponde a circa 33.000 dollari. Gli insegnanti, dal canto loro, dichiarano che accetterebbero di cambiare lavoro per una retribuzione annua di 28.000 dollari.

Al sistema scolastico del proprio Paese gli italiani hanno assegnato un punteggio di 5,87 su10. Il punteggio risulta equivalente a quello che i tedeschi hanno assegnato alla Germania (5,9 su 10), nonostante i risultati migliori ottenuti dalla Germania nei test internazionali OCSE-PISA.

un’alta considerazione sociale degli insegnanti è determinante per far raggiungere agli studenti buoni risultati scolastici

Conclusioni

Il rapporto GTSI 2018 giunge alla conclusione che un’alta considerazione sociale degli insegnanti è determinante per far raggiungere agli studenti buoni risultati scolastici. Individua, tranne che per pochissime eccezioni, una chiara relazione tra lo status degli insegnanti e i punteggi nei test comparativi internazionali. Ad uno status elevato corrispondono i punteggi più alti nei test OCSE-PISA ottenuti da Cina, Taiwan e Singapore e viceversa punteggi molto bassi del Brasile e di Israele.

La relazione tra lo status degli insegnanti e la loro retribuzione risulta invece molto più debole. In Paesi come Cina, Malaysia, India e Indonesia la considerazione per gli insegnanti è alta ma gli stipendi sono alquanto bassi. In Paesi come Spagna e Germania invece la considerazione per gli insegnanti non è elevata quanto lo sono i loro stipendi.

Una variazione dello status richiede generalmente tempi lunghi. E’ per questo che i dati raccolti nel 2018 raramente si discostano in modo apprezzabile da quelli del 2013. Non a caso solo in Grecia lo status degli insegnanti ha avuto una variazione molto sensibile verso il basso, insieme alla forte riduzione degli stipendi. Considerata l’entità dei costi e la necessità di tempi lunghi, sta ai decisori politici stabilire se e come intervenire per innalzare la qualità dei sistemi di istruzione.